Fiorisce dopo ogni pioggia, dando vita a piccoli fiori bianchi che sembrano gelsomini e profumano di zagara. Sui suoi rami crescono contemporaneamente fiori e bacche di varie sfumature di colore, che vengono chiamate ciliegie. La pianta del caffè è un piccolo gioiello della botanica che dà vita alla nostra bevanda del cuore.
UNA PIANTAGIONE ANCHE A PALERMO
La pianta del caffè necessita di un clima caldo-umido e la sua area naturale di coltivazione è compresa tra il Tropico del Cancro e il Tropico del Capricorno, nei 3 continenti: Africa, Asia e Centro-Sud America.
Ma, con le giuste cure e attenzioni, si adatta anche ai climi mediterranei. Difatti, nei giardini della nostra torrefazione da molti anni coltiviamo una piccola piantagione di Arabica, che ciclicamente riesce a produrre i suoi frutti. La visita alla piantagione è parte integrante del percorso alla Fabbrica museale Morettino.
La pianta del caffè può essere anche coltivata in appartamento, mantenendo una temperatura costante di circa 22° e nebulizzando ciclicamente le foglie con un po’ d’acqua.
CARATTERISTICHE DELLA PIANTA
La pianta del caffè è un arbusto sempreverde che appartiene alla famiglia delle rubiacee. La pianta può raggiungere i 12 metri, ma nelle piantagioni si preferisce mantenerla tra i 3 – 5 metri per facilitare la raccolta.
La pianta del caffè può dare frutti più volte all’anno: le fioriture avvengono a più riprese durante l’arco dell’anno, in seguito ad ogni pioggia. Ecco perché nella stessa pianta di caffè si possono trovare contemporaneamente fiori appena sbocciati, drupe ancora verdi e drupe già mature a seconda delle condizioni pedoclimatiche del paese di origine.
Ogni arbusto produce in media 2 mila ciliegie l’anno, pari a 3-4 kg di drupe e a 500 grammi di chicchi di caffè verde. Le drupe, o ciliegie, in base alle varietà botaniche, a maturazione avvenuta possono essere rosso, giallo intenso o arancione.
All’interno della drupa si trovano due semi posti uno di fronte all’altro per la parte piana. Sono protetti dalla polpa e da una membrana aderente di colore argenteo e sopra questa da una pellicola più spessa, chiamata pergamino.
Ci vogliono circa 4 anni dalla semina alla prima raccolta. La pianta matura una o due volte nell’arco dei 12 mesi, per ognuno dei 25 anni della sua vita media
NON SOLO ARABICA E ROBUSTA
Esistono circa 80 specie di Coffea e crescono sia allo stato selvaggio che coltivate.
Le due principali specie botaniche di Coffea, che coprono il 98% della produzione mondiale, sono l’Arabica e la Robusta.
La Coffea Arabica rappresenta i tre quarti della produzione mondiale di caffè e cresce tra i 600 e i 1500 metri d’altitudine in regioni caldo umide (soprattutto in America Centrale e Meridionale). I chicchi sono appiattiti di forma ovoidale allungata, dal colore variabile dal giallo al verde-azzurro, in base al terreno e alle tipologie di lavorazione, e presentano un solco centrale e sinuoso. L’Arabica è un caffè pregiato, particolarmente ricco d’aroma fruttato o fiorito, dal gusto dolce, con acidità gradevoli. Contiene naturalmente una quantità di caffeina tra l’1,1% e l’1,7%, inferiore alla Robusta.
La Coffea Robusta è stata scoperta circa un secolo fa in Congo, dove cresce spontaneamente a bassa quota. Per la sua resistenza al clima tropicale riesce a svilupparsi tra i 200-800 metri. Oggi si coltiva principalmente nell’Africa Centrale ed in Asia. I suoi chicchi hanno una forma tondeggiante, con un solco centrale più lineare rispetto a quelli di arabica. Il colore è verde-giallo, a volte tendente al beige. Dà un caffè corposo, dal gusto più amaro, con acidità bassa o assente, aromi di tostato, cioccolato e frutta secca, con un retrogusto persistente. Il contenuto di caffeina, tra 2% e 3,5%, è maggiore rispetto all’Arabica
Meno diffusa rispetto ad Arabica e Robusta è la Coffea Liberica, originaria delle foreste della Liberia e della Costa d’Avorio. La pianta è molto resistente e più grande di quelle di Arabica e Robusta. Il chicco ha una forma particolare, appuntita e ben riconoscibile.
Adesso che conosci da dove ha origine il caffè che bevi ogni giorno, potrai approcciarti agli assaggi in maniera più consapevole e attenta alla qualità della materia prima. Perché, come ripetiamo sempre in Casa Morettino, “Non c’è sapore senza sapere”.