“Miscele di puri Arabica”, “Blend di Arabica e Robusta”, “Singole origini di Arabica”.
Quante volte avete sentito parlare di Arabica e Robusta senza mai capire realmente quale fosse la differenza?
Oggi proviamo a fare un po’ di chiarezza e darvi le informazioni fondamentali che ogni vero amante del caffè deve conoscere.
Le due principali specie botaniche di Coffea, che coprono il 98% della produzione mondiale, sono l’Arabica e la Robusta.
Un errore che spesso viene commesso è quello di considerare l’Arabica garanzia di assoluta qualità, demonizzando al contrario la Robusta.
Si tratta chiaramente di una generalizzazione priva di senso, poiché ciò che fa la differenza è come sempre la qualità della materia prima: possono esserci Arabica scadenti o difettate e Robusta eccellenti e pregiate. Il lavoro del bravo torrefattore è quello di selezionare solo le migliori origini per garantire al consumatore un caffè eccellente e sano.
Ma entriamo nel dettaglio per scoprire le caratteristiche di queste due specie.
ARABICA
La Coffea Arabica (detta comunemente Arabica) rappresenta i tre quarti della produzione mondiale di caffè. Cresce al meglio a quote molto elevate, tra i 600 e i 2000 metri d’altitudine, in luoghi caldo umidi caratterizzati da una consistente quantità di piogge, con terreni molto minerali, ancor meglio se di origine vulcanica. Le principali zone in cui cresce sono quelle dell’America Centrale e Meridionale e alcune aree dell’Africa, tra cui l’Etiopia, luogo di nascita del caffè.
E’ semplice distinguere i suoi chicchi già dalla forma e dal colore: sono appiattiti di forma ovoidale allungata con un solco centrale sinuoso, a forma di S. Il colore è variabile dal giallo al verde-azzurro, in base al terreno e alle tipologie di lavorazione.
L’Arabica è un caffè pregiato, con un bouquet aromatico ampio caratterizzato da note fruttate e floreali, dal gusto dolce, con acidità spiccate ma gradevoli.
Contiene naturalmente una quantità di caffeina tra l’1,1% e l’1,7%, inferiore alla Robusta.
ROBUSTA
La Coffea Canephora (chiamata Robusta) è stata scoperta circa un secolo fa in Congo, dove cresce spontaneamente a bassa quota, in condizioni di forte umidità. Per la sua resistenza al clima tropicale riesce a svilupparsi tra i 200 e gli 800 metri. Oggi si coltiva principalmente nell’Africa Centrale ed in Asia.
I suoi chicchi hanno una forma tondeggiante, con un solco centrale più lineare rispetto a quelli di Arabica. Il colore è verde-giallo, a volte tendente al beige.
Dà un caffè molto corposo, dal gusto più amaro, con acidità bassa o assente. Il suo bouquet è caratterizzato da aromi di tostato, cioccolato e frutta secca, con un retrogusto persistente.
Il contenuto di caffeina, tra 2% e 3,5%, è maggiore rispetto all’Arabica.
MISCELE E MONORIGINI
La Robusta viene solitamente utilizzata in miscela con altre origini di Arabica, per creare un equilibrio perfetto in tazza. L’Arabica può essere usata sia in miscela, unita ad altre origini 100% Arabica, o in monorigine, ovvero una singola origine di un determinato territorio o piantagione di caffè.
Adesso che conoscete le principali differenze tra queste due varietà, il nostro consiglio è di sperimentare, scoprire le caratteristiche di ogni tipologia di caffè e divertirvi ad assaggiare.