Finalmente una buona notizia per chi, come noi, è un vero amante del caffè: la nera bevanda fa bene alla salute e aiuta nella prevenzione di alcune malattie come il morbo di Parkinson e il diabete.
Sono ben 10 le motivazioni, supportate da studi scientifici, che il prestigioso giornale americano Huffingston Post ha raccolto in un recente articolo.
Ecco quindi i motivi per cui ognuno di noi dovrebbe bere almeno un caffè al giorno.
Secondo uno studio del 2005 della University of Scranton, negli Usa, il caffè non solo è una fonte di antiossidanti, elementi fondamentali per contrastare l’invecchiamento, ma quelli contenuti nella bevanda sarebbero addirittura maggiormente assorbiti dal nostro corpo rispetto a quelli di frutta e verdura.
L’aroma del caffè induce una sensazione di benessere, capace di ridurre lo stress causato dalla carenza di sonno. A dimostrarlo una ricerca della Seul National University che ha effettuato uno studio sui topi.
Uno studio del 2012 ha dimostrato che la bevanda aiuta a controllare gli spasmi di chi soffre del morbo di Parkinson. La ricerca porta la firma del dottor Ronald Postuma.
Nel caso si sia consumatori di alcolici, il caffè riduce il rischio di ammalarsi di cirrosi epatica, patologia tipica di chi assume forti dosi di alcol.
Una ricerca della Harvard School of Public Health ha dimostrato che bere tra le 2 e le 4 tazze di caffè al giorno reduce del 50% la possibilità di suicidio per i soggetti affetti da depressione. Questo perché la caffeina agisce come un blando antidepressivo, aiutando la produzione di serotonina, dopamina e noradrenalina.
A dimostralo uno studio della Brigham and Women’s Hospital and Havard Medical School che ha esaminato nell’arco di 20 anni un campione di 112 mila uomini e donne.
La caffeina aumenta il numero di acidi grassi nel flusso sanguigno, il che consente agli atleti che si cimentano in corsa o ciclismo di bruciare le riserve di grasso.
Secondo uno studio dell’American Chemical Society, il consumo quotidiano di caffè riduce del 50% la possibilità di ammalarsi di Diabete di tipo 2.
Il caffè aiuta la concentrazione e riduce il rischio di Alzheimer. A dimostrarlo alcuni studiosi della University of South Florida e dell’University of Miami, che hanno scoperto come i soggetti over 65 con un livello maggiore di caffeina nel sangue abbiano sviluppato l’Alzheimer tra i 2 e i 4 anni dopo chi aveva livelli minori. Inoltre, è ormai risaputo che la caffeina aumenti i livelli di concentrazione e di attenzione nelle situazioni di carenza di sonno.
Bere almeno 4 tazze di caffè al giorno migliora l’umore. A dirlo è la National Institute of Health che ha provato come chi assume tale quantità di caffè al giorno (nello studio di parla naturalmente di caffè filtro, il più diffuso negli Stati Uniti), ha il 10% di probabilità in meno di sentirsi depresso, rispetto a chi non consuma caffeina.
